Il Palazzo Vescovile

ul. Franciszkańska 3

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È qui che Papa Giovanni Paolo II si trattenne durante i suoi soggiorni a Cracovia, tenendo dalla famosa “finestra papale” udienze informali adorate dai pellegrini.

Il vescovado di Cracovia fu costituito nell’anno 1000 durante un convegno tenuto a Gniezno che si svolse con la partecipazione dell’imperatore tedesco Ottone III e del duca di Polonia, futuro re Boleslao I di Polonia, detto Boleslao il Coraggioso. Ebbe allora inizio la costruzione della prima Cattedrale sul Wawel. Nei primi secoli i vescovi di Cracovia risiedettero proprio sul colle Wawel, vicino alla cattedrale. La prima menzione dell’attuale ubicazione della sede vescovile, in via Franciszkańska n. 3, risalgono alla fine del XIV secolo. Questa parte della città fu più volte devastata da incendi che distrussero l’edificio. Ogni successiva ricostruzione ha impresso un segno caratteristico sull’odierno aspetto architettonico della residenza. Ricevette l’attuale forma palazzale  a metà Seicento. A questo periodo risale l'imponente portale all’ingresso che immette al cortile. Secondo una leggenda, nel XIX secolo nel palazzo sarebbe apparsa una dama bianca che chiese al vescovo Woronicz, che qui dimorava, di perdonarle i peccati.

Il Palazzo Vescovile di Cracovia è strettamente legato alla persona di San Giovanni Paolo II: proprio qui, nel 1946, il sacerdote Karol Wojtyła ricevette l’ordinazione sacerdotale. Sempre qui, negli anni 1964-1978, visse e lavorò, prima come vescovo ausiliare, poi come arcivescovo di Cracovia. Già Papa si trattenne presso il palazzo vescovile durante i suoi pellegrinaggi in Polonia e qui, tenendo dalla famosa “finestra papale” le udienze informali serali tanto adorate dai pellegrini.

Il Palazzo Vescovile è visitabile solo esternamente.

ul. Franciszkańska 3
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