La leggenda del drago del Wawel

Molti secoli orsono il drago del Wawel terrorizzava gli abitanti del villaggio capeggiato da Krak, costretti a procurargli in pasto il loro bestiame; secondo altre versioni della stessa leggenda il mostro divorava solo vergini.

Il drago del Wawel – mostruosa creatura un tempo dimorante nelle cavita della collina waweliana – terrorizzava gli abitanti del villaggio capeggiato da Krak, costretti a procurargli in pasto il loro bestiame; secondo altre versioni della stessa leggenda il mostro divorava solo vergini. Nessun prode cavaliere riuscì mai a batterlo. A compiere l’impresa fu invece un umile calzolaio di nome Skuba.
Questi pose dinnanzi alla grotta del drago una pecora riempita di zolfo che il rettile divorò con gusto. Ben presto lo zolfo provocò un forte bruciore allo stomaco e alla gola del mostro, che in preda ad una sete irrefrenabile cominciò a bere l’acqua della Vistola senza riuscire più a smettere, fin tanto che esplose.
Presso il villaggio regnò allora una grande gioia e il calzolaio-eroe fu profumatamente ricompensato. La sconfitta del drago è ancor oggi celebrata da una scultura situata in riva al fiume, ai piedi del Wawel, esattamente davanti al presunto ingresso della Tana del drago (Smocza Jama).

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