La chiesa di San Benedetto
ul. Stawarza
Questa piccola chiesa può essere visitata soltanto una volta all’anno. Il suo interno cela una volta a crociera e il segreto di una principessa nera... Il fortino situato nelle vicinanze ricorda i tempi in cui Cracovia fu governata dagli Austriaci.
L’incantevole chiesa di San Benedetto, eretta sul colle Lasota a cavallo dei secoli XV e XVI, è il più antico edificio di Podgórze (oggi un quartiere di Cracovia, ma fino al 1915 città autonoma). Le sue fondamenta nascondono a loro volta tracce di un edificio molto più antico, antecedente l’anno 1000. L’interno del piccolo tempio può essere visitato solo una volta all’anno: il martedì dopo Pasqua, quando la zona si anima per celebrare la festa patronale detta Rękawka, facente capo ad un antico culto slavo dei morti.
La chiesa nasconde inoltre un insolito segreto. Sotto le scale che portano ad essa dimorerebbe un’infausta principessa nera che custodisce infiniti tesori. Potrà liberarla dall’incantesimo soltanto colui che si innamorerà di lei e la sposerà. Per incontrare la futura sposa bisogna recarsi sulla collina a mezzanotte, all’ora degli spiriti. Si racconta che un candidato ci fu. La principessa nera gli consegnò un’ingente somma di denaro e lo avvertì che avrebbe dovuto spenderla tutta entro tre giorni non dividendola con nessuno. Il giovanotto mangiò, bevve e si divertì a volontà. Il terzo giorno, dopo aver speso quasi tuttu i ducati, si incamminò per incontrare la futura moglie. Sulla strada, mentre attraversava il ponte sulla Vistola, scorse un vecchio mendicante. Vinto dalla compassione gli donò gli ultimi centesmi che ancora tintinnavano in tasca. La principessa nera, ciò nonostante, non ebbe alcuna compassione per il pretendente ma gli strappò la testa dal collo, proprio come aveva predetto. Ella attende ancora, nei pressi della chiesa, un nuovo temerario …
Non lontano della chiesa, a metà ’800 gli Austriaci, impegnati alla realizzazione della Fortezza di Cracovia, costruirono il fortino di San Benedetto. È un unicum su scala europea ed è tra i pochi monumenti dell’arte difensiva del genre detto ‘bastione massimiliano’ ad essere pervenuto fino ai nostri giorni. Attualmente è visitabile solo dall’esterno.